Il VIC 20 produce diversi segnali audio/video che potevano essere collegati ai televisori anni 70/80. L’uso del modulatore RF esterno lo rendeva compatibile con tutte le TV analogiche (ovviamente il digitale non esisteva ancora) in quanto lo “scatolicchio” era in grado di produrre una portante modulata in FM su due frequenze:
– 591,25 Mhz per il Video
– 596,75 Mhz per l’Audio
Le frequenze del famoso canale 36, riservato ed utilizzato da molte periferiche esterne, per esempio i videoregistratori.
Tuttavia un segnale di questo tipo non è molto nitido infatti, in soldoni, è canalizzato su un unico cavo, l’antenna, tutto il flusso dati composto da 3 componenti:
– Audio
– Luminiscenza
– Colore
Tali segnali viaggiando su uno stesso cavo, pur demodulati opportunatamente, finivano per influenzarsi e “disturbarsi”. Nei vecchi televisori la discrepanza non era degna di nota ne molto apprezzabile.
Tuttavia con l’avvento dei monitor anche in campo Home Computer ( si pensi al fantomatico VIC 1510 – Monitor – ma soprattutto al Monitor con la M: VIC 1702 – Monitor – etc), ma anche con l’uso di TV più complesse, si aveva la possibilità/esigenza di un segnale più pulito, meno manipolato.
Nessun problema, il VIC 20, usando la sua “scheda grafica e audio” identificabile con la storica sigla di: MOS 6560 – 6561, era in grado di fornire un segnale adeguato. Infatti il chip, lo si vede dalla piedinatura, rende disponibile un segnale separato delle tre componenti:
- Sync. & luminance
- Composite colour
- Composite sound
LA PROBLEMATICA
Sulla presa audio/video notiamo la presenza di due possibili segnali video identificati dal manuale ufficiale, alla pagina 151, in questo modo:
- PIN4 Video Low
- PIN5 Video High
In questa foto vediamo com’è un connettore per questa presa, notate? Tre sono i poli utilizzati.
Sempre in soldoni e ricordando che parliamo di analogico, possiamo dire che la situazione è già migliore rispetto al veicolare il segnale su un solo cavo, ricordate l’antenna?
Ora infatti ci troviamo con due cavi, oltre la massa.
Il video viaggia con un suo segnale che si definisce come composito.
I connettori utilizzati erano in genere quelli definiti: RCA Audio e Video (dal nome dei connettori pensati e prodotti da Radio Corporation of America che introdusse il design nei primi anni ’40 per il collegamento interno del pick-up al telaio nelle console radio-fonografiche domestiche. In origine era un design semplice e a basso costo, inteso solo per l’accoppiamento e la disconnessione durante la manutenzione della console. Il perfezionamento è arrivato con i design successivi, sebbene siano rimasti compatibili).
Due cavi, dicevamo, e sono meglio di uno.
Ora il segnale video e quello audio viaggiano separati.
Tuttavia per far viaggiare il segnale video su un solo cavo, seppur separato dall’audio, il VIC era corredato da elettronica in grado di combinare il segnale Luminance e Colour appunto in un unico filo (in genere lo spinotto di colore bianco).
Questo era già un grosso passo in avanti, il segnale è in effetti più nitido rispetto a quello ulteriormente modulato dal gruppo RF esterno.
Si apprezzava sulle TV predisposte con tali connessioni RCA/SCART ed era indispensabile per l’uso dei monitor i quali ricevono solo un segnale di questo tipo.
OK ALLORA DOVE STA IL PROBLEMA?
Il problema insorge con le nostre tv moderne, LCD, Plasma e tanti etc.
Infatti il segnale analogico video composito (composito appunto perchè “fuso” insieme) deve essere elaborato dalla TV moderna in un segnale digitale.
Tale intervento non riesce perfettamente, perdendosi parte delle informazioni, sincronismi, colori, etc. Il risultato è uno schermo che presenta diversi artefatti.
Ombre gialle, righe, caratteri distorti.
E così mentre ci aspettavamo, nell’accendere un VIC 20 degli anni 80, di vedere uno schermo perfetto su una nostra moderna TV, ci accorgiamo subito di rimanere delusi.
Tale imperfezioni, ovviamente, erano presenti anche nei monitor analogici, ma meno percepibili se non assenti, per diversi motivi, uno dei quali era appunto la non necessaria conversione al digitale dall’analogico.
EHI MA IL VIC NON E’ IN GRADO ANCHE DI FORNIRE UN SEGNALE VIDEO HIGH?
Ed è esattamente quello che ci saremmo aspettati guardano il manuale e l’informazione sul PIN 5 (HIGH Video)!
Ma qui la sorpresa: il PIN 4 ed il 5 sono collegati e forniscono lo stesso segnale composito (LOW) !!
Non si ha memoria storica, almeno per chi vi scrive, per spiegare la questione. Ma sappiamo questo: il VIC è in grado di fornire un segnale di qualità ancora maggiore del Composito, infatti (avete sbirciato i piedini?) fornisce il segnale video separato e su due dei suoi piedini!
Il microprocessore responsabile della generazione del suono e della grafica del VIC 20
In sostanza potremmo portare alle nostre TV digitali, ma anche alle analogiche e ai monitor predisposti, il segnale video su due cavi.
In tal modo il colore e la luminiscenza non interferirebbero tra di loro.
Ovviamente non stiamo inventando nulla di nuovo, tale protocollo ha un nome specifico: S-Video.
S-VIDEO – SEPARATI E’ MEGLIO!
Il separate video (abbreviato in S–Video è conosciuto anche come Y/C), è un segnale video analogico che trasporta le informazioni video crominanza e luminanza attraverso due segnali separati, a differenza del video composito, che trasporta le informazioni su un solo segnale
Furono prodotti cavi specifici per trasportare questo segnale, ma è possibile usare ancora i cavi RCA, questa volta tripli, oppure la presa Scart. Lo vedremo in seguito. (Ma si poteva fare meglio? Certo, in seguito furono sviluppati, sempre in ambito analogico, la possibilità di dividere ulteriormente il segnale video, per esempio separando le informazioni dei tre colori RGB, etc).
LA SOLUZIONE
Capita la situazione che ci troviamo davanti, abbiamo già intuito che abbiamo una soluzione a portata di… VIC. Ed infatti quello che segue è appunto una piccola modifica che ci permette di prelevare il segnale S-VIDEO per eliminare gran parte, se non tutti, i difetti che visualizziamo a monitor digitale. Le istruzioni che seguono riguardano la scheda madre CR. Ovviamente si declina ogni responsabilità, abbine cura è il tuo VIC 20 non il mio 🙂
In rete si trova diverso materiale riguardo la modifica, userò una combinazione di quello già presente nel web per meglio rendere facile l’operazione (si ringrazia: Commodore Trend – Trapani)
Di cosa hai bisogno?
- Un poco di esperienza con il saldatore
- Il saldatore 🙂
- Una resistenza da 100ohm
- Un condensatore da 0,1MicroFarad ceramico
- 15 minuiti
PASSO 1 (notare i due componenti cerchiati in rosso)
a) Sostituire il fusibile FB7 del croma del VIC (piedino 2) con un condensatore da 0,1 microF ceramico.
b) Isolare (separare) la capacità (il condensatore) dalla resistenza R10 (trimmer intensità video), in questo caso non è stata eliminata la resistenza, ma è stata dissaldata da un lato.
PASSO 2 (attenzione a non cortocircuitare!)
a) Isolare (separare, dividere, talgiare la pista) del PIN 5 del connettore A/V dal PIN 4 (Video composito, adesso diventato Video Luma Y senza colore)
b) Portare il segnale al PIN 5, ora isolato dal PIN 4, per mezzo della resistenza da 100ohm collegata all’uscita del condensatore dal 0,1microF precedentemente installata sul piedino 2 del VIC e isolata dal resto.
In questo modo ora il PIN 5 è diventato Video Croma Composito
Ora davvero la nostra porta è diventata una uscita Video High!
PASSO 3 (un cavo non usuale)
A questo punto non ci è più utile il cavo RCA prima utilizzato, abbiamo bisogno di un cavo che prelevi i due segnali ora separati.
Dovete costruirvelo sapendo che ora sulla solita presa avete:
- pin 1 +6V
- pin 2 massa
- pin 3 audio
- pin 4 Luminance
- pin 5 Chrominance
IL CAVO
Come terminali puoi usare ancora dei connettori RCA, come puoi immaginare non avrai più un connettore bianco (audio) e giallo (video composito) ma:
- Rosso (Croma)
- Giallo (Luma)
- Bianco (Audio)
COLLEGAMENTO DIRETTO CON PRESA SCART
Nel caso volessi interfacciare il VIC tramite presa scart, sapendo ora quali segnali ti ritrovi tra le mani, ecco lo schema della presa scart dove dovrai collegarli.
MA DAVVERO NE HO BISOGNO?
Probabilmente no, puoi tenere tutto così com’è, in particolare se colleghi il tuo VIC 20 ad un monitor o ad una tv analogica, in caso contrario vedi qui le potenziali migliorie (ovviamente http://sleepingelephant.com/denial).
SUGGERIMENTO TECNICO
MOLTE REGOLAZIONI ELETTRICHE ESEGUITE SUI CIRCUITI VIDEO IN PARTICOLARE VENGONO ESEGUITE IN DIRETTA MENTRE LA MACCHINA È ACCESA. È MEGLIO UTILIZZARE GIRAVITI DI PRECISIONE IN PLASTICA PROGETTATI PER LAVORARE SU CIRCUITI SOTTO TENSIONE QUANDO SI EFFETTUANO QUESTI TIPI DI REGOLAZIONE.
VIC-20 – REGOLAZIONE VIDEO PER LA CORREZIONE DEL COLORE
L’uscita video del VIC-20 è ottimizzata per l’uso con un modulatore RF esterno e potrebbe richiedere una regolazione per la correzione del colore. Il colore può essere regolato tramite due minuscoli potenziometri situati nel circuito video all’interno del VIC-20.
La modifica nelle precedenti schede madri
Plug & Play S-video Mod! – Non più reperibile
——- E POI? ——
Nelle moderne tv potremmo trovarci senza la possibilità di avere una porta Scart, in questo caso può tornare utile un adattatore HDMI. Ve ne sono molti in commercio, qui vediamo come Armando Pavese ne ha approntato uno direttamente con il connettore DIN alimentato dallo stesso VIC 20!
Vedi anche: