E inevitabile quando si possiede un computer di incorrere nella «fame di RAM»; finora ci siamo occupati di tutti gli affamati possessori di ZX, è quindi il caso di pensare anche a tutti quelli che hanno optato per il VIC20 della Commodore. Su un piatto d’argento eccovi quindi sedici K di RAM interamente a disposizione su una scheda di facilissima realizzazione da inserire direttamente nel connettore posteriore del vostro computer.
Più semplice di così non è stato possibile farla, infatti sono sufficienti otto 4116, un 74LS139 e nove condensatori. Le RAM sono delle CMOS Static RAM della Hitachi, le stesse utilizzate per la scheda grafica dello ZX; la scelta è caduta su questi integrati per la semplicità d’uso ed il ridottissimo consumo.
L’organizzazione interna è di 2K X 8, quindi è sufficiente un address decoder, il 139, per selezionare i banchi, senza dover multiplexare gli indirizzi come invece accade sulle schede a RM dinamiche. Il costo della scheda è effettivamente maggiore ma la semplicità costruttiva e circuitale giustificano la scelta.
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